Il Dottore Commercialista di Studio Scudo si impegna ad aggiornare l’articolo in caso di variazioni normative, interpretazioni consolidate e sentenze in merito.
L’acronimo IRES sta per Imposta sul Reddito delle Società e si tratta di un’imposta proporzionale e personale che si ottiene tramite l’applicazione di un’aliquota unica.
Questa imposta è entrata in vigore in Italia nel 2004, in sostituzione dell’IRPEG (Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche), per allinearsi al sistema tributario dell’UE.
Chi deve pagare l’IRES?
I soggetti passivi dell’imposta che sono quindi tenuti al pagamento della stessa sono:
- le società di capitali (SRL, SRLS, SPA, SAPA);
- gli enti commerciali e non commerciali, compresi i trust e i consorzi;
- le società e gli enti non residenti in Italia (per i redditi realizzati in Italia);
- ogni altra organizzazione collettiva che non rientri nelle tipologie precedenti (es. comitati e fondazioni).
Aliquota IRES e base imponibile
L’aliquota dell’Imposta sul Reddito delle Società è del 24%.
Il calcolo dell’IRES varia a secondo del soggetto passivo dell’imposta. Bisogna prima individuare a quale delle 3 macrocategorie appartiene il soggetto:
- società di capitali ed enti residenti che svolgono un’attività commerciale;
- società di capitali ed enti non residenti in Italia, ma che svolgono una parte dell’attività commerciale in Italia: sono previsti sistemi contabili specifici e diversificati;
- enti non commerciali (pubblici o privati) che non hanno come oggetto prevalente l’attività commerciale.
Quest’ultimi enti senza scopo di lucro (associazioni, fondazioni, onlus) residenti in Italia che decidono di intraprendere un’attività commerciale non prevalente sono obbligati a:
- aprire la partita IVA;
- tenere una contabilità separata per l’attività commerciale e non commerciale.
Si considera in questo articolo la prima macrocategoria (società di capitali ed enti residenti che svolgono un’attività commerciale). Per capire l’ammontare di imposta IRES è necessario innanzitutto stabilire il valore della base imponibile su cui si applica l’aliquota del 24%.
La base imponibile si ottiene considerando come reddito di impresa l’utile di esercizio totale derivante dal conto economico.
Nel capitolo che segue si individuano le varie forme di deducibilità disponibili.
Come calcolare la base imponibile IRES – deducibilità e detrazioni
Calcolare la base imponibile IRES per gli enti commerciali è piuttosto complesso e l’elenco delle spese deducibili varia di anno in anno.
La base imponibile IRES si ottiene sommando dall’utile/perdita ante-imposte del conto economico le variazioni in aumento e sottraendo le variazioni in diminuzione.
Di seguito riportiamo le principali e aggiornate variazioni in aumento della base imponibile IRES:
- 80% dei costi sostenuti (carburanti, manutenzioni, assicurazioni, pedaggi, noleggio) per veicoli parzialmente deducibili;
- 20% delle spese di traffico telefonico e cellulare;
- 25% delle spese di rappresentanza per vitto e alloggio;
- 20% dei servizi e canoni internet;
- 100% di multe e ammende.
Di seguito riportiamo le principali e aggiornate variazioni in diminuzione della base imponibile IRES:
- 100% dei crediti d’imposta non tassabili;
- superammortamenti.
Il calcolo dell’IRES non è un’operazione semplice e bisogna quindi avvalersi di software appositi e di un bravo Dottore Commercialista.
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Modalità di pagamento dell’IRES e scadenza
L’imposta deve essere versata utilizzando il modello F24.
Il codice tributo da indicare nel modello varia a seconda dell’attività svolta e può essere reperito sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Come per tutte le imposte, anche per l’IRES lo Stato esige il versamento dell’acconto che consiste nel 100% dell’imposta dovuta risultante dalla dichiarazione relativa al periodo d’imposta.
Il versamento dell’imposta IRES deve avvenire tramite il meccanismo di acconto e saldo delle imposte sui redditi, per cui le scadenze dei pagamenti IRES sono:
- 30 giugno: saldo imposta + I° acconto del 50% dell’imposta dovuta (40% per soggetti che non applicano gli ISA, gli ex studi di settore);
- 30 novembre: II° acconto IRES pari al restante 50% (60% per soggetti che non applicano gli ISA, gli ex studi di settore).
Modello Redditi – Dichiarazione dei Redditi per le Imprese
Le imprese devono trasmettere per via telematica all’Agenzia delle Entrate il Modello Redditi (ex Modello Unico) per dichiarare i redditi del periodo d’imposta passato.
Studio Scudo si occupa di questo adempimento (vedi servizio di elaborazione dati contabili) per conto del cliente.
2 commenti su “IRES – cosa è e come funziona”
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